La fattura elettronica tra privati è in dirittura di arrivo. Il Consiglio dei Ministri, in data scaramantica (venerdì 17 luglio scorso) ha apportato alcune modifiche allo schema del decreto legislativo relativo alla fattura elettronica che era stato già approvato in primavera in via preventiva.

Diventa realtà pertanto la possibilità per le imprese di adottare, se lo desiderano, la fattura elettronica anche verso soggetti non Pubblica Amministrazione, ovvero anche tra privati, ma sorte di “incentivi” a questo passaggio. La fattura elettronica infatti, anche in assenza di questa nuova norma, si sarebbe potuto adottare per i privati che lo desideravano. La novità pertanto viene introdotta al fine di incentivarne l’utilizzo dal momento che, finora, solo alcune aziende più grandi, con volumi considerevoli di documenti fiscali da emettere, avevano di fatto pensato a questo tipo di soluzione, al fine di ottenere efficienti economie di scala (ed in alcuni casi anche di scopo).

fatturazione elettronica

Dal 1° gennaio 2017 quasi tutti i soggetti passivi Iva dunque potranno scegliere di trasmettere la fattura elettronica tramite il Sistema di interscambio (già utilizzato attualmente per la fattura elettronica obbligatoria verso la P.A.).

  Il passaggio sarà graduale per mettere di rendere maggiormente confidenti i destinatari della norma, che potranno godere di un servizio gratuito per produrre, trasmettere e conservare le fatture elettroniche: quello offerto dall’Agenzia delle Entrate a partire dal 1° luglio 2016. E’ stata pertanto inserita la conservazione digitale come servizio aggiuntivo, rispetto alla prima versione della norma.

Si potrà usufruire dell’attuale servizio gratuito offerto da Unioncamere ed Agid (per le imprese che hanno solo fino a 25 fatture l’anno verso la P.A.) per emettere e conservare le fatture elettroniche.

 Ai commercianti al minuto (e gli altri soggetto operanti ex art. 22 dpr 633/72) verrà data parimenti la possibilità partire dal 1° gennaio 2017 di effettuare la memorizzazione elettronica e trasmettere ogni giorno in via telematica i corrispettivi percepiti. Tale opzione dovrebbe tramutarsi i obbligo per i contribuenti che effettuano cessione di beni utilizzando distributori automatici ed avrà durata quinquennale.

Per chi deciderà dunque di passare alla fattura elettronica da inviare all’Agenzia delle Entrate e di trasmettere i corrispettivi telematici giornalieri, sono state previste ulteriori agevolazioni rispetto alla precedente versione dello schema di decreto:

  • esonero da alcune comunicazioni tributarie, poiché tali informazioni verrebbero già raccolte proprio per il tramite della fattura elettronica. In particolare si verrebbe esonerati dallo:
    • spesometro (comunicazione operazioni rilevanti ai fini Iva ex art. 21 DL 78/10);
    • comunicazione “black list” ex art. 1 comma DL 40/2010;
    • comunicazione dei dati relativi ai contratti stipulati dalle società di leasing e dagli operatori commerciali che svolgono attività di locazione e di noleggio ex art. 7 comma 12 del DPR 605/73;
    • comunicazione degli acquisti di beni presso operatori economici di San Marino con assolvimento dell’IVA mediante autofattura, ex art. 16 lettera c) del DM 24 dicembre 1993.
  • altre agevolazioni tributarie, poiché tali informazioni verrebbero già raccolte proprio anche per il tramite dell’invio dei corrispettivi telematici. In particolare si verrebbe esonerati dallo:
    • l’esonero dalla presentazione dei modelli INTRASTAT (per gli acquisti IntraCe e le prestazioni di servizi ricevuti da soggetti CE);
    • rimborsi Iva in via prioritaria (anche se non sussistano i requisiti ex art. 30 c. 2 Dpr 633/72);
    • riduzione de termini di accertamento a tre anni per chi garantisce la tracciabilità dei pagamenti in conformità ad un apposito decreto ministeriale da emanare.

 Le altre agevolazioni proposte al momento non hanno potuto essere recepite dal Governo (es. credito di imposta per le spese sostenute per i contribuenti per adeguare i propri sistemi alla memorizzazione trasmissione telematica dei corrispettivi).