La disciplina americana del Fatca (“Foreign Account Tax Compliance” traducibile in “Conformità tributaria del conto estero”) volta a combattere l’evasione fiscale mira a richiedere ai residenti statunitensi di dichiarare i conti finanziari detenuti al di fuori degli Stati Uniti ed agli istituti finanziari stranieri (FFI, Foreign Financial Institution) di riferire all’agenzia fiscale (IRS – Internal Revenue Service) sulla detenzione dei conti da parte dei loro clienti statunitensi.
La norma, nata nel 2011, mirava inizialmente a contrastare i contribuenti USA che intendevano investire all’estero somme che non avevano scontato l’imposizione fiscale locale (a pena del pagamento di una ritenuta del 30% sui redditi ritratti negli Stati Uniti).
Se le FFI che ottengono la classifica di “Deemed Compliant FFI” (DCFFI) genericamente evitano l’obbligo di effettuare la ritenuta Fatca. Le FFI possono essere registered (se registrate all’IRS) o certified (autocertificate).
La disciplina Fatca è stata poi adottata da altri Paesi diventando un modello internazionale di accordo fiscale. É nata dapprima come bozza nel febbraio 2012 con proposte regolamentari da approvare – Proposed Regulations – e poi è divenuta nel luglio 2012 il “Model Intergovernmental Agreement on Improving Tax Compliance and Implementing FATCA” (noto come “Model IGA”), ovvero come modello da adottare tra Stati Uniti ed i primi stati che vi hanno aderito: Francia, Germania, Spagna, Italia e Regno Unito.
Con questo accordo gli Stati aderenti al Model IGA intendono scambiarsi informazioni relative alle attività finanziarie dei contribuenti detenute negli altri Stati (es. titolare del conto corrente, consistenza del conto, tipo di reddito finanziario percepito).
Il Regno Unito fa siglato l’IGA (Intergovernmental Agreement) con gli Stati Uniti il14 settembre 2012.
I Paesi aderenti al Model Iga avrebbero dovuto impegnarsi reciprocamente ad attuare l’accordo già dal 1° luglio 2013 ma la scadenza è stata prorogata dagli USA al 1 °gennaio 2014 e sono state concesse meno penalità per i clienti identificati in modo non conforme agli accordi per agevolare l’inserimento della normativa americana nei vari Stati.
Il 17 gennaio 2013 le proposte regolamentari (Proposed Regulations) ormai passate in consultazioni pubblica sono stata pubblicate nella versione finale (FATCA Final Regulations).
Il 10 gennaio 2014 è stato siglato un accordo intergovernativo tra il Ministro dell’economia italiano e l’ambasciatore degli Stati Uniti proprio per l’attuazione operativa del Fatca.
Di conseguenza, se l’accordo verrà ora ratificato dal Parlamento italiano, a partire dal 1° luglio 2014 gli intermediari finanziari (es. banche, assicurazioni vita, sim, broker, società di gestione del risparmio, ecc.) dovranno procedere all’identificazione dei clienti fiscalmente residenti negli Stati Uniti e segnalarli all’autorità fiscale statunitense per il tramite dell’Agenzia delle Entrate italiana.
Ora l’accordo prevede che vi sia uno scambio automatico di dati tra Italia e Stati Uniti pertanto anche l’Italia potrà richiedere gli stessi tipi di dati inerenti contribuenti Italiani che apriranno conti correnti negli USA.
Si prevede che a partire dal 2015 lo scambio tra questi Italia e Stati Uniti riguardi anche i dividendi e gli interessi, salari compensi (FDAP).
In merito ai redditi dell’esercizio 2014 la prima scadenza di invio dei dati è prevista al 31 marzo 2015 senza che sia ancora necessario includere il TIN (Tax Identification Number).