Aprire azienda – G8 Guerra all’Evasione Fiscale
Con il G8 si è stabilito di impostare una linea dura contro evasori e riciclatori. Le operazioni contabili devono essere tracciate in modo da poter fare emergere la reale base imponibile sulla quale calcolare l’imposizione fiscale adeguata ed al contempo la trasparenza dovrà consentire anche la penalizzazione delle operazioni tese a riciclare il denaro sporco.
L’accordo (Dichiarazione Lough Erne dal nome del luogo grazioso pieno di isole in cui si è svolto il summit in Irlanda del Nord) è stato riassunto in dieci punti che sottendono sostanzialmente alla condivisione “automatica” delle informazioni tra Stati sui contribuenti.
1) Le autorità fiscali di tutto il mondo dovrebbero, automaticamente, condividere le informazioni per combattere la piaga dell’evasione fiscale.
2) I paesi dovrebbero cambiare le regole che consentono alle loro società di spostare i profitti oltre frontiera per evitare di pagare le tasse, mentre le multinazionali dovrebbero evidenziare dove in quale posto sono soggetti a tassazione.
3) Le aziende dovrebbero essere trasparenti nella loro compagine societaria, che dovrebbe anche essere facilmente reperibile per le autorità.
4) I paesi in via di sviluppo dovrebbero avere le informazioni e la capacità di raccogliere le tasse che sono loro dovute e di loro competenza, e gli altri paesi hanno il dovere di aiutarli.
5) Le società nel settore dell’estrazione dovrebbero comunicare ciascun pagamento a tutti i governi, e questi ultimi dovrebbero pubblicare le entrate derivanti da queste società.
6) I minerali dovrebbero essere ricercati in modo legittimo e non estratti nelle zone di conflitto.
7) Le compravendite di terra dovrebbero essere trasparenti nel rispetto dei diritti di proprietà delle comunità locali.
8) I governi dovrebbero astenersi da comportamenti protezionistici e promuovere nuovi accordi commerciali per sostenere la crescita e il lavoro mondiale.
9) I governi dovrebbero tagliare le burocrazie inutili alle frontiere e rendere più facili e veloci i movimenti di beni tra i paesi in via di sviluppo.
10) I governi dovrebbero pubblicare le informazioni sulle leggi, i bilanci, le spese, le statistiche nazionali, elezioni e appalti pubblici in modo che sia più facile la loro accessibilità ed il loro utilizzo per i cittadini.
Lo spostamento di profitti al solo fine di evitare in tutto o in parte l’imposizione fiscale dovrebbe essere dunque inibita ed anche le multinazionali dovranno essere più trasparenti con le autorità fiscali.
Il primo ministro britannico David Cameron per il Regno Unito ha individuato tre priorità (le cosidette tre T) :
tax (fiscalità adeguata),
transparency (promozione della trasparenza) e
trade (crescita nel commercio).
Un bell’incentivo ad Aprire un azienda a Londra
Così mentre cresceva la protesta verso alcune multinazionali accusate di evasioni di imposta o di ricorso a paradisi fiscali, i paesi del G8 hanno inteso dare un messaggio forte e chiaro e per la prima volta scritto nero su bianco e riepilogato in una dichiarazione che sarà difficile ignorare.
Nell’ottica della trasparenza infine la proposta è che si conoscano i dati di ogni singola impresa e della relativa compagine societaria ed i Governi.