Il fisco della Regina d’Inghilterra – Fiscalità Inglese e Società UK
Il discorso della Regina d’Inghilterra, sempre molto solenne, è stato effettuato l’8 maggio 2013 e riporta importanti novità nel programma legislativo Britannico.
Alcune di esse in realtà sono state anche anticipate e sono inerenti anche l’utilizzo della fiscalità quale elemento competitivo per il Regno Unito.
Il Regno Unito assumerà la Presidenza nel G8 con la dichiarata proposta di supportare la crescita economica e migliorare trasparenza e responsabilità (specialmente in riferimento al settore pubblico).
Ecco a Londra quali sono le misure delle quali abbiamo rilevato il maggiore interesse:
– misure a riduzione dei contributi previdenziali per potenziare l’impiego (National Insurance Contributions Bill): i tagli sono rivolti in particolare alle piccole imprese e sono previsti a partire da aprile 2014 – New employment allowance. L’indennità prevista per ciascun business ammonta a duemila sterline con benefici fino a 1,25 milioni di sterline;
– norme per ridurre l’eccessiva regolamentazione negli affari (Deregulation Bill). Il sistema fiscale britannico punta ad essere tra i più competitivi al mondo. Già dal 1° aprile 2013, l’imposta sulle società del Regno Unito è del 23%. L’imposta scenderà al 21% nel mese di aprile 2014 ed al 20% a partire dal 1° aprile 2015.
Per cui il Regno Unito avrà la più bassa aliquota d’imposta sulle società nel G8 e la più bassa nel G20;
– norme per facilitare la protezione della tutela della proprietà intellettuale (Intellectual Property Bill). Si prevede l’introduzione della “Unified Patent Court” ovvero un sistema unico per brevettare in quasi tutti i paesi europei facendo in modo che le società britanniche possano proteggere le proprie invenzioni con un’unica domanda (molto uffici a tale fine saranno insediati proprio a Londra). Qualsiasi contenzioso passerà attraverso il Regno Unito. Sarà pertanto oltremodo utile avere una società costituita a Londra anche a tale fine;
– disegni di legge per stabilire un’insieme dei diritti dei consumatori al fine di promuovere la crescita e la competitività nei mercati (Consumer Rights Bill). A tal fine verrà aggiornata la legge in merito agli acquisti di contenuti digitali (si prevedono nuove protezioni per consumatori ed imprese). Seguiremo con particolare attenzione l’evoluzione della relativa normativa;
– proposte sull’investigazione del crimine nello cyberspazio: si propone un metodo per la registrazione e la conservazione di tutte le comunicazioni online (tramite l’identificazione dell’indirizzo IP) al fine di combattere la criminalità nel web. Già nel 2011 con la UK Cyber Security Strategy il Regno Unito si è prefisso, al fine di combattere la criminalità informatica, di essere uno dei luoghi più sicuri al mondo per fare affari nel cyberspazio.