Il nuovo reg. UE 2017/1128 applicabile dal 1° aprile 2018 (la data riportata nel regolamento stesso è stata poi corretta: si veda qui  permette ai consumatori di accedere ai servizi di contenuti online anche quando si spostano all’interno dell’UE (proprio allo stesso modo in cui vi accedono da casa propria).

I fornitori di servizi di contenuti online (come Netflix o Spotify) verificheranno il paese di residenza dell’abbonato (es. tramite dati di pagamento, l’esistenza di un contratto Internet o l’indirizzo IP) mentre per i servizi gratuiti (come i servizi online delle televisioni pubbliche o delle radio) i fornitori potranno decidere se offrire o meno la portabilità ai propri abbonati.

L’uso degli strumenti di tale verifica e qualsiasi trattamento dei dati personali a norma di questo regolamento sono limitati, secondo apposito richiamo, “a quanto è necessario e proporzionato per conseguire la finalità perseguita. I dati raccolti …sono utilizzati esclusivamente ai fini della verifica dello Stato membro di residenza dell’abbonato. Essi non sono comunicati, trasferiti, condivisi, concessi in licenza o trasmessi o divulgati in altro modo ai titolari del diritto d’autore ovvero dei diritti connessi o ai soggetti titolari di altri diritti in relazione ai contenuti dei servizi di contenuti online o ad altre parti terze.

I dati raccolti …sono conservati dal fornitore di un servizio di contenuti online solo fintantoché sono necessari per completare una verifica dello Stato membro di residenza di un abbonato. Una volta completata ciascuna verifica, i dati sono immediatamente e irreversibilmente distrutti “.