La Commissione Europea ha individuato tre principali aree di interesse per affrontare i problemi e le sfide affrontate chi compra o chi vende tramite il commercio elettronico:
- Migliorare la comodità di servizi di consegna per i consumatori e le PMI in tutta l’UE
- Garantire più soluzioni efficaci sui costi di consegna e prezzi migliori per i consumatori e le PMI
- Promuovere una migliore interoperabilità dei servizi di consegna tra gli operatori e tra operatori e rivenditori on-line, in particolare le PMI.
A tal fine ha invitato tutti i soggetti interessati ad esporre le proprie opinioni in risposta ai quesiti formulati, inviando i contributi entro il 15 febbraio 2013. Si attendono le relative conclusioni.
La Commissione sulla concorrenza nel Regno Unito già nel mese di gennaio 2012, aveva annunciato l’adozione di piani per un mercato unico digitale in Europa, con l’obiettivo di raddoppiare i volumi di e-commerce entro il 2015 attraverso l’abbattimento delle barriere transfrontaliere sugli acquisti effettuati via internet, ed in particolare, ha dato il via a 16 iniziative al fine di minimizzare gli ostacoli maggiormente noti (es. la difficoltà di consegna).
La consegna delle merci nel Regno Unito è diversa dal resto d’Europa ed altamente competitiva presentando una serie di servizi ad ampia scelta per i consumatori (es: vettori per pacchi normali, corrieri espresso, società di recapito, rivenditori proprie squadre di consegna) e perciò anche da anni espressamente regolamentata.
Dunque pur intravedendo una sorta di resistenza nell’accogliere le novità proposte dal libro verde, il governo britannico pare comunque disposto a supportare le novità nell’ottica di incrementare la trasparenza dei servizi offerti, il miglioramento dell’interoperabilità lungo la catena di fornitura e dei rapporti tra i fornitori di servizi.
libro verde commercio elettronico